domenica 22 novembre 2009

Eskimo #00

A nord della Groenlandia, 
all'interno del circolo polare Artico, 
e sul continente di ghiaccio galleggiante che circonda il Polo Nord, 
viveva una tribù nomade di discendenti dei Mongoli, 
conosciuti come Eschimesi.
La loro cultura si è tramandata
attraverso le generazioni 
sotto forma di leggende avventurose
e musica cerimoniale.


Nel 1979 la band californiana The Residents pubblicò un elegante LP dedicato al popolo eschimese, con l'intento di ricreare non solo la musica cerimoniale, ma anche un contesto vivente in cui calarla, sotto forma di racconti eschimesi.
La produzione del disco portò i Residents vicini alla bancarotta: lavorarono per tre anni al progetto, si recarono presso i pochi Eskimo autentici viventi, si fecero costruire e costruirono gli strumenti musicali originali, con ossa e pelli di cane; abbandonarono i sintetizzatori ed impararono a suonare secondo la scala tonale Eskimo, che è di 5 note.
The Residents è uno dei miei gruppi preferiti da sempre, per cui mi sono detto "Se gli Eschimesi sono così interessanti per loro, magari lo saranno anche per me".
Quindi, incuriosito, ho cominciato a cercare libri ed informazioni a destra ed a manca. Allora non c'era internet, e benché vivessi a Milano non riuscivo a trovare granché.
Arrivai quasi a mettere le mani su "Il corvo bianco", un libro di leggende raccolte da Silvio Zavatti, uno dei più grandi conoscitori ed amanti della cultura eschimese. Ma sempre il libro mi sfuggiva.
Allora telefonai alla casa editrice di Genova, ed un signore gentilissimo dalla voce roca di cui purtroppo ho perso il nome mi rispose che no, copie non ce n'erano più, ma se gli avessi lasciato l'indirizzo in caso mi avrebbe informato.
Passarono un po' di anni, del libro nemmeno l'ombra.
Nel giugno dell'87 una sera, tornando a casa, trovai nella cassetta delle lettere una busta tanto voluminosa quanto inaspettata: all'interno c'era una copia de "Il Corvo Bianco" che ancora oggi profuma di muffa, ed un biglietto: "E' proprio un fondo di magazzino! Glielo regaliamo. Auguri e saluti" Firma illeggibile
Ho subito telefonato a Genova, ma mi risposero che la casa editrice aveva traslocato, e quindi non potevo ringraziare l'ignoto benefattore. Probabilmente durante i preparativi per il trasloco il libro, nascosto dietro qualche armadio, o nascosto in cantina, è riemerso.


Negli anni ho letto e riletto il libro, con grande disperazione di mia moglie è sempre sul comodino perché quasi ogni sera lo apro, leggo una storia e poi mi addormento pensando a questo popolo alieno che viveva sul nostro pianeta.





sabato 21 novembre 2009

Uno strano fatto


Mi piace passeggiare nelle colline intorno a casa mia; seguito dalla mia Stellina procedo per sentieri che non conosco e ogni tanto mi fermo in un prato a riposare, oppure mangio le noci cadute dalla pianta.
Spesso chi è passato prima di me ha lasciato il suo sgradevole ricordo: lattine, bottiglie di plastica, pacchetti vuoti di sigarette, fazzoletti di carta. Mi arrabbio con chi non ha rispetto della natura e con il bastone cerco di spostare le schifezze almeno fino al bordo del prato, non è una soluzione definitiva, ma almeno il prato risulta "pulito".
Durante una di queste operazioni mi sono imbattuto in un foglio di quaderno; ho imprecato come al solito, poi mi sono reso conto che sopra c'era scritto qualcosa. Incuriosito l'ho preso ed ho letto; non tutto il testo era chiaro, l'inchiostro rovinato da gocce d'acqua, lacrime o pioggia. Ho cercato di capirne il senso e completare le parti mancanti:

qui intorno
tutto profuma di te
ti cerco sotto le foglie
tra le radici delle piante
mi faccio corteccia
per vederti passare tutti i giorni
e non turbare i tuoi pensieri
ti giri, vedi un albero
e senti un sospiro
io sono là

Segue una breve spiegazione:

sai, immagino perfettamente questa scena, 
tu che passi e al rallentatore ti giri, 
sorridi del tuo splendido sorriso ad un albero che senti tuo, 
e prosegui lentamente la tua camminata.
vai a vivere la tua vita altrove e io rimango lì, 
ad aspettare il tuo prossimo passaggio, 
a proteggere il tuo cammino.
e impreco contro il destino che mi regala di te solo pochi minuti.

Ovviamente non ho idea di chi sia il ramingo innamorato che durante una passeggiata simile alla mia si è fermato a scrivere queste parole alla sua amata, né credo lo riconoscerei incontrandolo.
O magari il foglio è volato lì da chissà dove.
Ho provato a cercare in google, ma il testo risulta sconosciuto, per cui non è di sicuro un poeta famoso.
Mi sono un po' intristito della sua tristezza, soprattutto per la frase "e impreco contro il destino che mi regala di te solo pochi minuti", forse per qualche incantesimo di una strega malvagia è costretto a vivere un amore impossibile.
Poi ho pensato al sorriso che descrive, ed anch'io ho sorriso.
Certo, la donna in questione deve proprio essere unica e particolare per meritare dei pensieri così squisiti.

Per fortuna la mia vita è meno complicata: ho fatto due carezze a Stella ed ho ripreso a falciare l'erba con i piedi per tornare a casa.
Appena arrivato ho trascritto il testo, poi ho infilato il foglio in una bottiglia, l'ho tappata, con lo scooter sono sceso fino al lago e l'ho abbandonata alle onde.
Mi piace credere che prima o poi la principessa del mio amico sconosciuto troverà la bottiglia e si riconoscerà nella breve poesia, e forse regalerà un abbraccio e un bacio al suo vagabondo.
Poi sono tornato a casa a bermi una birra; ho tenuto la bottiglia, chissà che domani la fortuna non mi faccia trovare un altro foglio del poeta randagio.

giovedì 12 novembre 2009

Sopra Lovere - Autunno 2009

Ho preso la buona abitudine di farmi un paio di passeggiate alla settimana tra le colline sopra Lovere. Parto da Corti con la mia fedele cagnolina e seguo il sentiero canonico che porta a San Giovanni. Spesso Stella si inoltra in qualche stradina misteriosa, io la seguo e scopro un prato che dal sentiero principale, nascosto da sterpi e rovi, non si vedeva.
Mi sdraio nell'erba, ascolto il fruscio del vento e il canto degli uccellini e annuso il profumo degli arbusti che stanno intorno.
Durante una di queste passeggiate mi è venuta l'idea di registrare suoni e immagini.






Il video in alta definizione si trova qui: Sopra Lovere - Autunno 2009