martedì 12 agosto 2008

Attrezzatura fonografica: MiniDisc HiMd

Il Minidisc è un registratore digitale splendido per iniziare a registrare tutto ciò che ci sta intorno. In particolare il modello in fotografia, che ho comprato su eBay circa 3 anni fa, gode di un'ottima progettazione, per cui la qualità delle registrazioni è veramente ottima. Appartiene alla seconda generazione di minidisc ed ha la possibilità di registrare anche in modalità non compressa, motivo per cui è particolarmente apprezzato. E' piccolo, comodo e consuma poco, raccomandato per quando si ha poco spazio a disposizione.
Se siete curiosi: http://www.minidisc.org/


domenica 10 agosto 2008

10 agosto 2008: Vento

Ho provato una nuova tecnica per registrare il vento: fissare ad un cavo d'acciaio plastificato 2 capsule piezoelettriche. Il risultato è veramente interessante. Ho lasciato il MiniDisc a registrare per alcune ore ed alla fine ho salvato questa decina di minuti.

Il fruscio in sottofondo, che sembra rumore bianco, è lo stormire delle foglie dei numerosi pioppi tremuli che stanno in zona.

10 agosto 2008: Vento

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sabato 9 agosto 2008

9 agosto 2008: Azzone



Registrazione semplice e spartana; alle 17.30 circa ho piazzato 2 microfoni ad elettrete ed un registratore di minidisc ed ho raccolto un po' di suoni: campane, cicale, voci lontane, canti del paese.


9 agosto 2008: Azzone


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venerdì 8 agosto 2008

Fuoco



Il Fuoco, la terza parte della mia tetralogia sugli elementi che per ora è ferma qui.













The Temple of Fire, Un viaggio attraverso il fuoco ...

Ice Fire, ... con la freddezza della ragione...

Volcano Engine, ... per trasformare il caos in potenza

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mercoledì 6 agosto 2008

Il tempo passa

Nel 2004 (parecchi capelli persi dopo la foto dell'82, e qualche chilo in più) un mio "amico internet" cinese mi fece una breve intervista per una rivista di musica cui contribuiva, e mi chiese qualche fotografia. Questa è una delle 3 o 4 che gli ho inviato: sono a caccia di suoni a Lovere, sulla riva del lago d'Iseo

martedì 5 agosto 2008

Lovere

Un interessante sito di Davide Balula: si contribuisce con una fotografia scattata dalla propria finestra e con i suoni che si raccolgono durante lo scatto.
Trovate il mio spazio cliccando sul titolo del post (
http://lappareil.free.fr/window/lovere.html), ma vale la pena di far passare anche tutti gli altri che trovate.
In sottofondo si sente il mio Cici che, ahimè, non è più con me. Lo ricordo con una foto, simpatico pappagallino.

lunedì 4 agosto 2008

Vento


Ora 3 brani con il vento protagonista:














Angry Wind, un vento arrabbiato e furioso fu svegliato da un ingenuo ragazzo. Il vento capì che il ragazzo era innocente ed alla fine lo perdonò.


Windward Bug, un vento impetuoso non può nulla contro un insetto tenace.


Nobody but me, la tempesta di fuoco non ha risparmiato nessuno, nessuno tranne me.


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Acqua




3 brani con l'acqua protagonista 














Spring water, la semplicità di una modesta sorgente


A new kind of water, un nuovo tipo di acqua per un nuovo tipo di sete


Alien water, il sospetto per ciò che è diverso


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Photography and phonography


In giro a riprendere immagini e suoni. Gli strumenti dell'epoca (1982): il mio fedele Superscope 3 testine, 2 microfoni Sony ad elettrete. Non si vede la Yashica FX3 che mi sta fotografando, compagna di tante avventure.

Phonography

Tra le tante passioni della mia vita c'è anche la phonography, detta anche sound hunting: piazzate 2 microfoni da qualche parte e registrate, poi con molta pazienza riascolate e troverete un suono, una voce, un rumore, che meritano di essere tenuti via. Tempo dopo li riascolterete, e sarete ritrasportati nel luogo e nel tempo della registrazione.
Ogni tanto questa passione viene premiata perfino con qualche evento pubblico: l'8 ottobre 2002 di un mio brano (carlo giordani [italy]: a new kind of water [2002]) è stato proposto al pubblico del Silent Water Concert al Theatre Orion di Helsinki; l'anno scorso parte di un mio brano realizzato con suoni ottenuti dal vento è stato utilizzato dagli Spheres of Chaos nell'album Stratosferia per realizzare l'ouverture del brano The Citadel (http://www.ptesquad.com/more/pte007.html).
Qualche mese fa Patrick Mcginley che cura una trasmissione alla radio ResonanceFM di Londra, interessato da alcune mie cose sentite qua e là, mi ha chiesto di preparare una trasmissione con i suoni dei luoghi in cui vivo.

Una vecchia fotografia


Correva l'anno 1982. Mio fratello mi prestò una compatta Olympus 35mm a focale fissa 42mm. Da lì è nata la mia passione per i grandangoli.
Recentemente ho fatto scannerizzare un po' delle mie vecchie riprese in bianco e nero, così da dar loro un'ulteriore vita.

Biografia (quasi) completa


Sono un ingegnere elettronico; lavoro in una software house di Bergamo e sono a capo di 2 divisioni che si occupano di sviluppo software e di implementazione di infrastrutture sistemistiche.
Precedentemente ho lavorato come geofisico, occupandomi dello sviluppo di software di elaborazione di dati relativi a campi elettromagnetici. Nonostante la mia formazione tecnica sono sempre stato interessato alla fotografia ed ai suoni.

Ho iniziato la mia attività di "sound hunter" nel 1981: armato di un registratore a cassette portatile ho iniziato a registrare pioggia, temporali, uccelli, strade, officine, persone, ma avrei voluto ottenere qualche “composizione” con quei suoni: all’epoca per me era praticamente impossibile, i personal computer non esistevano ancora (ad un prezzo accessibile), così, anche a causa di qualche malfunzionamento nel Superscope, abbandonai tutto.

Vent’anni dopo, nel 2001, sotto l’influenza di tutta la musica ed i rumori che avevo ascoltato durante gli anni, ho deciso di riprendere l’attività interrotta: il sogno era lo stesso di vent’anni prima, creare composizioni da suoni che registravo. I minidisc recorders offrono un buon rapporto prezzo-prestazioni, pertanto ne acquistai uno, e riciclai i vecchi microfoni ancora funzionanti.

Bazzicando la rete ho imparato a costruire idrofoni e microfoni a contatto usando capsule piezoelettriche e microfoni ad elettrete a basso costo. Finalmente potevo acquisire questi suoni con il mio iMac, elaborarli con effetti, stratificarli, sezionarli con un “microscopio acustico” e costringerli a diventare “composizioni”.

Dopo i primi esperimenti, alcuni molto ingenui, altri un po’ più impegnativi, ho iniziato la tetralogia degli elementi: acqua, fuoco, vento, terra. Un brano composto con l’acqua è stato utilizzato al “Silent Waters concert at the Film Theatre Orion” a Helsinki nel 2002 e nella riedizione del 2003.

Parallelamente, stimolato dalla pubblicazione del libro di mia sorella, ho portato avanti il progetto “La voce degli alberi” raccogliendo con microfoni a contatto i suoni che le foglie degli alberi emettono quando sono scosse dal vento.

Durante l'estate del 2003 si sono svolti in Friuli 2 concerti: il primo di Eric La Casa e Jean-Luc Guionnet, il secondo di Benny Nilsen aka Hazard. Eric e Jean-Luc hanno proposto al pubblico una performance particolare: durante tre giorni precedenti il concerto hanno posizionato 24 gruppi di microfoni dappertutto nel paese, collegati ad un mixer a 24 vie. In diretta, a quattro mani, hanno “composto” il paesaggio sonoro che ne derivava: un risultato unico. In piccolo ho cercato di fare lo stesso con il mio brano “Talmassons”, usando 5 minidisc di sorgenti registrate per raccontare l’ambiente del paese in cui alloggiavo in quei giorni.

I miei amici mi chiedono lo scopo di tutti i miei assemblaggi: non esiste una risposta univoca. Innanzitutto se l’ascoltatore non riceve nessuna emozione da ciò che ascolta, non posso spiegargli cosa lui dovrebbe provare. La mia tecnica è semplice: estrarre dalle sonorità del quotidiano l’inaspettato, la curiosità; produrre emozioni dalla costruzione di un paesaggio sonoro che sta dietro i suoni nascosti di tutti i giorni che non siamo più abituati ad ascoltare.