giovedì 10 giugno 2010

Buon compleanno, Francesco



18 anni fa nasceva mio figlio Francesco.
6 settimane dopo, a causa di una rara malformazione congenita, moriva.
La morte di un figlio per un genitore è una sorgente inestinguibile di dolore.
Per un lutto ho sentito molti, perfino persone anziane che avevano di recente perso il partner, inveire: "Che diritto aveva Dio di portarmelo via".
Io mi sono posto due domande: "Perché Francesco è rimasto qui così poco?", "Per quale motivo sono stato sottoposto ad una prova così dura?".
Ho ricevuto da altri e da me stesso un po’ di risposte, e tutto ciò mi ha cambiato; ho iniziato a vedere il mondo e la mia esistenza in modo diverso, a considerare in modo differente i valori della vita, il bene, il male, a cercare alcune spiegazioni e soprattutto a non cercarne altre.
È un cammino che percorro ogni giorno, a volte inciampo e questo figlio che non ho avuto mi sorregge.

Buon compleanno, Francesco; per anni ho sperato che, come per incanto, ti presentassi alla mia porta e mi dicessi: “Ciao papà, ho dovuto stare via, ma ora sono tornato”.
Non succederà, ci incontreremo, ma nel tuo mondo.

P.S. Ho voluto aggiungere un'immagine a questo post. E' uno dei loghi dei Sigur Rós, non credo ne avranno a male, sono bravi ragazzi e capiranno.