sabato 21 novembre 2009

Uno strano fatto


Mi piace passeggiare nelle colline intorno a casa mia; seguito dalla mia Stellina procedo per sentieri che non conosco e ogni tanto mi fermo in un prato a riposare, oppure mangio le noci cadute dalla pianta.
Spesso chi è passato prima di me ha lasciato il suo sgradevole ricordo: lattine, bottiglie di plastica, pacchetti vuoti di sigarette, fazzoletti di carta. Mi arrabbio con chi non ha rispetto della natura e con il bastone cerco di spostare le schifezze almeno fino al bordo del prato, non è una soluzione definitiva, ma almeno il prato risulta "pulito".
Durante una di queste operazioni mi sono imbattuto in un foglio di quaderno; ho imprecato come al solito, poi mi sono reso conto che sopra c'era scritto qualcosa. Incuriosito l'ho preso ed ho letto; non tutto il testo era chiaro, l'inchiostro rovinato da gocce d'acqua, lacrime o pioggia. Ho cercato di capirne il senso e completare le parti mancanti:

qui intorno
tutto profuma di te
ti cerco sotto le foglie
tra le radici delle piante
mi faccio corteccia
per vederti passare tutti i giorni
e non turbare i tuoi pensieri
ti giri, vedi un albero
e senti un sospiro
io sono là

Segue una breve spiegazione:

sai, immagino perfettamente questa scena, 
tu che passi e al rallentatore ti giri, 
sorridi del tuo splendido sorriso ad un albero che senti tuo, 
e prosegui lentamente la tua camminata.
vai a vivere la tua vita altrove e io rimango lì, 
ad aspettare il tuo prossimo passaggio, 
a proteggere il tuo cammino.
e impreco contro il destino che mi regala di te solo pochi minuti.

Ovviamente non ho idea di chi sia il ramingo innamorato che durante una passeggiata simile alla mia si è fermato a scrivere queste parole alla sua amata, né credo lo riconoscerei incontrandolo.
O magari il foglio è volato lì da chissà dove.
Ho provato a cercare in google, ma il testo risulta sconosciuto, per cui non è di sicuro un poeta famoso.
Mi sono un po' intristito della sua tristezza, soprattutto per la frase "e impreco contro il destino che mi regala di te solo pochi minuti", forse per qualche incantesimo di una strega malvagia è costretto a vivere un amore impossibile.
Poi ho pensato al sorriso che descrive, ed anch'io ho sorriso.
Certo, la donna in questione deve proprio essere unica e particolare per meritare dei pensieri così squisiti.

Per fortuna la mia vita è meno complicata: ho fatto due carezze a Stella ed ho ripreso a falciare l'erba con i piedi per tornare a casa.
Appena arrivato ho trascritto il testo, poi ho infilato il foglio in una bottiglia, l'ho tappata, con lo scooter sono sceso fino al lago e l'ho abbandonata alle onde.
Mi piace credere che prima o poi la principessa del mio amico sconosciuto troverà la bottiglia e si riconoscerà nella breve poesia, e forse regalerà un abbraccio e un bacio al suo vagabondo.
Poi sono tornato a casa a bermi una birra; ho tenuto la bottiglia, chissà che domani la fortuna non mi faccia trovare un altro foglio del poeta randagio.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

non so perchè, ma io credo che un altro messaggio ti incontrerà in una delle tue passeggiate, forse lo troverai su un tronco d'albero, forse scritto nel cielo d'autunno...

Anonimo ha detto...

Che belle parole! Scaldano il cuore. Chissà se il tuo amico sconosciuto, dall'animo dolce e sensibile, sarà riuscito ad incontrare la sua principessa e, proprio come nelle favole, regalarle un abbraccio in cambio di un suo splendido sorriso.

Carlo Giordani ha detto...

Caro Anonimo1, lo spero, io almeno 2 volte la settimana percorro i sentieri delle colline qui sopra. Se il vento mi è amico forse troverò qualche altro scritto.

Caro Anonimo2, alcuni anni fa un videogioco (Ocarina of Time di Shigeru Miyamoto) è riuscito a portarmi nel mondo fatato di Hirule, in cui Link dopo mille peripezie e combattimenti è riuscito finalmente a liberare ed abbracciare la sua Zelda.
Quella favolosa storia mi ha convinto che talvolta piccoli miracoli avvengono, e poeti vagabondi incontrano la propria principessa.

stefytolly ha detto...

Aaaaaaah ma l'ing. Giordani "tiene" un animo da poeta sotto la maschera da cinico....
...oppure sarà talmente cinico da simulare l'animo da poeta?

Mah: a me rimane il dubbio.

(Forse, però, sono io ad essere stronza).

Carlo Giordani ha detto...

Stefania, in prosa non me la cavo male, vedi anche i miei post precedenti.
Ma dai, secondo te sono capace anche di fare il poeta!
Avrei dovuto fotografare il foglio di quaderno, così ti avrei convinto, mia dubbiosa amica.

stefytolly ha detto...

Non dubito che tu abbia trovato il foglio, ma che da quello ti sia lasciato trasportare nel paese degli innamorati.

Carlo Giordani ha detto...

Ah beh, su questo non c'è dubbio, a tal proposito ho pure formulato una teoria matematica.
Appunto ho citato Ocarina of Time, che a suo tempo mi ha condotto in una sorta di realtà virtuale.
Tuttavia nella realtà non c'è mai il lieto fine.

Roberto Stocco ha detto...

Roberto dixit

....O gente sicura
Incomincia, di veder l'alto lume,
Che il disio vostro solo ha in sua cura;
Se tosto grazia resolva le schiume
Di vostra coscienza, si' che chiaro
Per essa scenda della mente il fiume,
Ditemi, che' mia fia grazioso e caro,
S'anima e' qui tra voi che sia latina;
E forse a lei sara' buon, s'i' l'apparo.

Purgatorio, XII, 85-90

Alberto Casappa ha detto...
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