Stamattina ho fatto un'incursione esplorativa nella zona in cui il fiume Oglio si getta nel lago d'Iseo. Lo scopo era quello di capire se la zona in questa stagione e a quello'ora si prestasse ad un'esplorazione sonica e la risposta è stata sì.
Oggi le macchine per l'estrazione della sabbia e della ghiaia lavorano, ed il mix di suoni artificiale-naturale si rivela interessante. Di norma i suoni generati dai macchinari sono monotòni, cui saltuariamente si aggiungono sbuffi dei motori diesel, botti causati da materiale di scarto gettato nel lago, rumori metallici degli attrezzi che separano e raccolgono il prodotto finito. Qua e là alcuni cigni giocano e fanno sentire i loro versi, pesci grandi e piccoli saltano fuori dall'acqua, uccelli palustri si tuffano a cercare le loro prede.
Non so se riuscirò a rendere tutto ciò, spero solo che ci sia bel tempo durante la chiusura aziendale per poter effettuare le registrazioni.
Come pure non mancherò di registrare anche durante una giornata festiva, a macchine spente.
Di seguito qualche foto scattata con il blackberry che alla faccia dei suoi 2 MP produce una qualità abbastanza scarsa.
3 commenti:
Tristezza e desolazione: il lago d'inverno mi fa venire da piangere.
Stefania, non prenderla così.
In mezzo a tanta desolazione il motore dell'Universo ha bisogno di batterie nuove, così si prende una pausa per poi far tornare la natura vivace e florida in primavera.
L'inverno è la mia stagione preferita, la stagione in cui si cova la rinascita.
Thanks for posting tthis
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